Albeniz – “Evocacion”

https://www.youtube.com/watch?v=nxVzVpRyVt0

 

Dalla presentazione di Luigi Di Ilio:

 

Questa è “Evocación”, il 1° brano del 1° Quaderno (dei quattro) della Suite Iberia, capolavoro del compositore spagnolo. Per chi non lo sapesse, una piccola curiosità: Albeniz ha scritto questo pezzo (1901) in La bemolle minore (7 bemolle in chiave!)

(esecuzione dalla Sala Bossi – Bologna 2005)

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(Commento mio)

Questo brano è singolare. All’inizio domina un tema errabondo, con cui la destra sembra passeggiare in sonno, mentre la sinistra la scorta in punta di piedi. Poi, in un vaporoso ppp, viene evocato un tema “alla Albeniz”, con quell'(equivalente di) mordente finale che è un suo marchio di fabbrica. Questo tema, per ora appena accennato, come un canto che affiora alle labbra, agita sempre più le acque, fino al fff che segna un brusco risveglio. Una breve tregua prelude al ritorno del canto – che stavolta si dispiega con estrema dolcezza – con cui si conclude l’evocazione.

 

Elenco il contenuto della Suite “Iberia, doce nuevas impresiones en cuatro cuadernos”:

 

Cuaderno 1

  1. Evocación
  2. El Puerto
  3. Corpus Christi en Sevilla

 

Cuaderno 2

  1. Rondeňa
  2. Almería
  3. Triana

 

Cuaderno 3

  1. El Albaicìn
  2. El Polo
  3. 9. Lavapiés

 

Cuaderno 4

  1. Málaga
  2. Jerez
  3. Eritaňa

 

Variazioni su un valzer di Diabelli, di Autori Vari

È come allargare lo sguardo su un mare di casette mentre si scende, con lo stomaco in bocca, in un ascensore panoramico lungo la facciata di un grattacielo di 33 piani.

Questo è più o meno l’effetto che fa ascoltare, avendo nelle orecchie l’op. 120 di Beethoven, le (relativamente) gracili creazioni degli altri cinquanta musicisti che, nell’arco di cinque anni, accolsero l’invito di Anton Diabelli a comporre variazioni su un suo Valzer, scritto espressamente per questo proposito nel 1819.

L’ascolto, tuttavia, è di un certo interesse. Non sono riuscito a reperire su Youtube l’intero corpus dei 53 lavori non beethoveniani, di cui anni fa mi capitò di trovare un’edizione in due CD, nelle esecuzioni di Barenboim e Buchbinder. Propongo questa selezione di 17 autori, comprendente la maggior parte dei nomi sopravvissuti fino ai nostri giorni: ci sono un Liszt undicenne (compose la sua variazione nel 1822), Schubert, Carl Czerny (con una variazione e una Coda), Hummel, Kalkbrenner, Conradin Kreutzer (da non confondersi con Rudolph, il dedicatario della Sonata op. 47 di Beethoven), Franz Xaver Mozart, il figlio di Wolgang, e perfino l’Arciduca Rodolfo. Manca Moscheles. Il pianista è Arthur Balsam.

È uno spaccato – molto parziale – della scena musicale dell’epoca in ambito pianistico.

https://www.youtube.com/watch?v=ILzHW8yJMso

Lista quasi completa:

https://www.youtube.com/playlist?list=PL09CC7D15194A2CF3