Principi viziosi nelle torri d’anice

Principi viziosi nelle torri d’anice

sorbiscono da coppe ancestrali i glaucomi,

gocce piovute dal soffitto in cancrena.

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La sorpresa ribalta i loro occhi avariati

uccide le consorti con garofani astratti.

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Piego la testa ciondoloni, e quasi

l’enorme peso ne recide il gambo

in un sussulto di stami scarlatti.

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Scendono i principi dal capo ronzante

porgono il braccio galante alle defunte

e di conserva muovono alla reggia

come agli altari del domino d’ombre.

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29/5/1988

Uno sciabordio di esametri in lizza

Uno sciabordio di esametri in lizza

(si abbattono sulle torri scarlatte)

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La parola rintocca

nei deserti di etere: è l’ora

di sciogliere i cani sulla brughiera

(latrano alle spelonche)

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Trilla nel vacuo, e accelera la luce,

un usignolo decapitato.

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1/3/1988