La cecità infantile avanza in un fascio di stecche. Il Mago ardente, coi piedi nel fumo. Anche un sauro è fermo nelle nebbie. Dagli smalti progredisce una croma verso le terre: abbassa i fuochi come le dita sui tasti, si abbassa al centro dell’era. Una colonna personale scaturisce dalla ferita: l’Andante si innalza nella viola, nello spazio folto di migrazioni.
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1971