Saluta la stagione fervente
stesa sul selciato di ossidiana,
chiusa nei petti che solcano l’aria.
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Cerchi in sonno parenti perduti,
morti o troppo cresciuti per ricordarsi di te.
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Rincorri inebetito il tempo
che tutto ha trasformato
mentre ruzzolavi sui greti
dipingendo scenari con gli occhi,
pregustando sorsate di vino
che in cantina hai lasciato irrancidire.
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Cuccioli in spazi aperti si accapigliano;
dal tuo cocuzzolo di sabbia
si allontana il guaito.
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15/3/2024