All’orizzonte le chiome della laguna

All’orizzonte le chiome della laguna:

il loro rosso fastoso fa arretrare i cavalli,

sequestra le lingue nelle logge,

veste di apoteosi i dignitari ducali.

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Sul canto delle sponde

un gonfalone di fiori trionfanti.

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Un proemio di luce naturale

si srotola sul corso

di arredi bianchi e vincastri

recati al fuoco nuovo.

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24/2/2024

C’è una ferita in un corpo

C’è una ferita in un corpo

che nessuno reclama.

Molte occasioni bianche

volano via dal corpo,

molta notte lo preme.

Seguitando a giacere

mastica vanghe verdi e onori resi,

passi squisiti di visitatori,

infarinato di strada,

rosso e orgoglioso.

Giungono piedi, ordini,

si conficcano sotto

la schiena e tra le costole;

giungono i portabende, ma è l’inchiostro,

la palude d’inchiostro

che li trattiene a sessanta metri

(lambisce le scarpe

la nera risacca).

C’è un indeciso servizio funebre

che percorre le strade scricchiolando;

ci sono dintorni protettivi

e infermiere di gesso che pattugliano

la campagna, nei loro

camici infreddoliti.

Il corpo cola bistro d’insetto vecchio,

molle presso la bocca,

le ginocchia non più necessarie.

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25/1/1983