Sarà lento, lento il mio viaggio,
pieno di trafitture e fremiti,
ricoperto di pesci odorosi,
fiancheggiato da cenere e rimorsi.
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Porterò con me limoni di zolfo
e un’intera cassetta di soluzioni impossibili
col suo querulo cigolio
e le sue fontane di nebbia.
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Avrò occasionali compagni
battaglioni di insulti e rimostranze,
braccia conserte di donne alla finestra,
addii di venditori di tramonti.
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Quando oltrepasserò
la soglia dei venti ammansiti,
la rosa canina degli infermi
sarà la mia stella polare.
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9/1/2024